Archivi del giorno: luglio 28, 2012

E fu così che comprai il primo biglietto per Italo.

O meglio. I primi due.  A dire il vero ero un po’ terrorizzata, all’idea di cimentarmi in questa nuova impresa (sì, lo so, per voi non è niente, ma per me è un’impresa, cambiare qualcosa nelle mie abitudini. Sarà per questo che sopporto poco la precarietà forzata…)

Che poi, non è tanto per il cambio di treno, eh. Ché mi è capitato di prendere pure gli aerei senza batter ciglio. Il viaggio mica mi spaventa.

No. Io che sono nata analogica, così analogica da essermi decisa agli acquisti on line più o meno quando persino il mio cuginetto non ancora nato stava per farsi una carta prepagata, provo ancora un senso di terrore all’idea di cambiare il form con cui devo prenotare una qualunque cosa on line.

Mi è capitato con i libri, con gli aerei, con i primi viaggi su Trenitalia acquistati finalmente on line, mi è successo con il primo acquisto di un importo inenarrabile (1 euro, credo) su amazon.it, mentre acquistavo il mio primo ebook regolare, e mi è capitato poco fa mentre inserivo i dati della mia carta di credito sul sito di Italo.

Non so se questa sensazione è condivisa: quella sottile ansia da ‘e se mi sbaglio e faccio una cazzata come torno indietro?’, e quindi torno indietro novanta volte più una per essere sicura di non averne fatte, di cazzate inenarrabili. Ché quando hai pagato poi hai pagato, e in genere i biglietti in promozione non sono rimborsabili (quelli di Italo, ahimé, no), e mica li ho i soldi per ricomprarmi un altro biglietto intero.

C’è da dire che sul sito di Italo torni indietro tranquillamente, eh. C’è proprio il tastino, indietro, che ti tiene in memoria tutto. Proprio tutto. Da baciarli, a questi che hanno progettato il sito.

Non scade, non ti impicchi, non ti dice che il posto che volevi non c’è più costringendoti a ricominciare tutto daccapo, semplicemente ti cambia d’ufficio. E ti avverte. Sperimentato. Ho visto comprare un biglietto del treno in diretta, un biglietto dove non c’era più posto per la carrozza cinema (io invece al ritorno me la pappo tutta! Bisogna fare il giro completo dei servizi, signora mia, se si vuole mantenere lo status di temibili blogger pendolari) che invece di dirti ‘scegli un altro posto’ andava avanti d’ufficio.  Che poi la carrozza cinema adesso è ancora gratuita, quindi pure se non c’era, insomma, anche chissene…

E insomma, alla fine ho controllato, sono andata indietro, avanti, a destra, a sinistra, e quando l’unica cosa da fare restava pagare, ho pagato. E ho pure mandato tutto quello che potevo mandare a tutti i miei supporti. Il PDF, l’itinerario, la mail all’indirizzo alternativo…

Se mi perdo il codice di viaggio vuol dire che sono proprio una cogliona patentata!

Comunque, il primo viaggio è stato comprato. Adesso devo solo prendere il treno. Ma questo ve lo racconto ad agosto.

A proposito. Si trovano ancora le offerte a 30 euro, se cercate bene. Quindi cercate bene. Magari ci vediamo a Milano.

La Viaggiatrice Julka con Carta Prepagata

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