Archivi del giorno: aprile 20, 2012

Treni che spariscono (e non ricompaiono nemmeno sotto forma di pullman)

(aggiornamento)

Causa intervenuto momento di rincoglionimento, ho letto la notizia come sospensione del servizio previsto per le 6.36 del mattino da qui ad libitum, mentre si è trattato di una circostanza singola. Chiedo venia. Ero assonnata e sono comunque prevenuta nei confronti di Trenitalia e del servizio regionale. E la seconda circostanza, putroppo, non dipende da me.

Lo dicevamo giusto ieri con Giulia, che ci sono delle tratte regionali che non sembrano vedere mai un problema che sia uno altre che invece sembrano vittime della peggiore incapacità organizzativa.

E puntuale come il 31 dicembre oggi arriva una segnalazione da Lisa, su Facebook. Pare che dalle sue parti sia stato soppresso senza un avviso che fosse uno il regionale delle 6.36 che copre la tratta Tarvisio-Udine.

A questo punto lascerei parlare l’articolo del MessaggeroVeneto, dove viene raccontata tutta la storia. C’è roba da farvi tirare un sospiro di sollievo, a non aver mai incontrato simili inconvenienti nella vostra vita di pendolari. Almeno, io lo sto tirando:

UDINE. Un centinaio di persone lasciate a piedi senza nemmeno una corsa sostitutiva. Altri caricati su un bus, pigiati come sardine ai limiti della tollerabilità. Tanto che qualcuno ho cominciato a sentirsi poco bene. Una signora, dopo una cinquantina di minuti trascorsi in piedi, è stata colta da malore ed è svenuta. Sembrava che fra Trenitalia e i pendolari fosse pace fatta dopo l’esito dell’ultimo incontro con la Regione.

Le ultime due settimane avevano registrato infatti un netto miglioramento «tanto che – spiegano i rappresentanti del Comitato pendolari Alto Friuli – eravamo ottimisti per il futuro, soprattutto in considerazione dello sviluppo del piano di riammodernamento del servizio ferroviario regionale, che culminerà all’inizio del prossimo anno con l’arrivo dei nuovi treni e l’introduzione di un orario cadenzato». L’altra mattina è arrivata la doccia fredda con la soppressione del regionale 6019 Tarvisio-Udine delle 6.36 di martedì. Ignote le cause della soppressione del convoglio che non è stato sostituito da bus, lasciando a piedi oltre un centinaio di persone in attesa alle stazioni di Tarvisio, Pontebba, Carnia, Venzone, Tarcento e Tricesimo. “Privilegiati” i pendodari di Gemona e Artegna che hanno potuto salire sul pullman della Saf partito da Gemona alle 7.25 alla volta di Udine. Affollato oltre il limite, il bus è partito già carico di pendolari e, ad Artegna, ha imbarcato gli ultimi “fortunati” che hanno trovato posto a sedere.

(continua qui)

Ora, io mi rendo conto che non so nulla di come si organizzano i trasporti regionali e di come comunichino tra loro le aziende che si occupano di garantire il servizio, ma la sospensione di un treno immagino che preveda una programmazione anticipata, una testa che decide che quel treno non serve più per motivi noti a lei e all’azienda, ma che perlomeno, una volta presa la decisione, riesca anche a non provocare un enorme disagio nell’utenza che necessita di un trasporto a quell’ora, e che quindi riesca a stringere per tempo accordi con aziende che si occupano del trasporto su strada.

Quindi com’è possibile che alla cancellazione di un treno, sicuramente programmata, non si sia provveduto a dotare di adeguato sostitutivo la tratta? Cos’è, una semplice dimenticanza? Una svista?

Sono sviste un po’ pesanti, a mio parere. Soprattutto quando provocano l’assalto dell’unico mezzo disponibile alla stessa ora per un buon numero di passeggeri e condizioni di viaggio che ricordano i carri bestiame.

Soprattutto pensando che questi stessi pendolari, tutti, hanno pagato in anticipo un servizio con il loro abbonamento.

Poi magari mi sbaglio e ho delle strane idee, su quella che dovrebbe essere la gestione dei trasporti. D’altra parte non è il mio lavoro. È lavoro di gente che viene pure pagata in maniera decente, per lavorare bene.

Per oggi direi che il fegato si è ingrossato abbastanza. Alla prossima. (o anche a questa, se qualcuno avesse altri aggiornamenti sulla situazione…)

La viaggiatrice Julka che oggi voleva scioperare e invece no.

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